Locride (Calabria)
Regione italiana dai numerosi clichés sulla mafia, la povertà dei villaggi, l’ignoranza degli abitanti o la sporcizia delle strade, la Calabria ha una cattiva reputazione. La realtà è, come spesso, diversa e più complessa. Rari sono coloro i quali sanno che fu un'importante colonia greca o che vi parleranno della bellezza dei suoi paesaggi e dell'accoglienza calorosa riservata al viaggiatore. E che dire della cucina o degli ulivi centenari, così imponenti e tortuosi. La terra è arida e dura come è stata la vita dei suoi abitanti. Coloro che sono dovuti partire hanno fatto la ricchezza del nord o di altri paesi, ma ora numerosi giovani non lascerebbero per nulla al mondo questa terra ricca d'autenticità e di benessere.
La Locride è bagnata dal mar Ionio le cui acque cristalline sono fiancheggiate da lunghe distese di sabbia. La natura è quasi incontaminata e l’atmosfera che si respira è magica, così lontana dai clichés televisivi. I paesini in cima alle colline o rannicchiati ai piedi delle montagne e raggiungibili attraverso stradine tortuose, si aprono alla vista del visitatore come piccoli scrigni. Caulonia, Riace, Pazzano, Roccella Ionica, Stignano, Stilo, Gerace, Placanica ; silenziosi nei lunghi mesi invernali, si popolano, in estate, quando fanno ritorno coloro i quali, spinti dalla miseria, han dovuto abbandonare la propria terra. Le piccole piazze e i vicoletti si animano. I bambini riempiono le strade coi loro giochi gioiosi, mentre gli adulti discutono sorseggiando un caffè. E quando la festa del Santo Patrono si avvicina, tutti sono intenti nei preparativi affinché il paesino abbia gli addobbi più belli e la banda più grande. La processione si snoda lungo le vie, ritmata da ottoni, cimbali e grancassa, mentre la gente devota avanza, lasciandosi avviluppare piano piano dagli ultimi raggi di sole. (Testo: Stefania Graziano & S. Glockner)